La nostra recensione di Codemotion Roma 2018

Sono tornata dal Codemotion Roma e mi sono ripresa dall’emozione di aver parlato di fronte ad oltre 100 persone.
C’era qualcuno in piedi – almeno non ero l’unica – e nonostante l’orario nessuno si è addormentato durante la mia “performance”.
Ma non voglio solo parlare di me, vorrei approfittare di questa occasione per lasciare una recensione all’evento più grande cui abbia partecipato (per ora).
Personalmente l’esperienza come speaker al Codemotion è stata super positiva. La conferenza la conoscevo già abbastanza bene perché ho avuto la fortuna di partecipare alle edizioni di Roma 2017 e Milano 2016. Il livello dei talk di quest’anno mi è sembrato superiore agli anni scorsi, ma devo ammettere che non ho seguito molti interventi, sono stata molto impegnata a mantenere la calma in vista del mio talk.
Recensione lampo: i migliori talk
Per aiutarmi ho chiesto ad Alessandro, Michele e Carla – il mio gruppo di sopporto – quali talk hanno apprezzato maggiormente. Sarebbe stato troppo difficile fare una classifica, quindi procedo senza un ordine particolare:
- Unbundling the JavaScript module bundler di Luciano Mammino.
- The fake problem with hiring juniors di Berta Devant, coordinatrice di Women Who Code Barcellona e junior mobile developer, che ha spiegato come grazie alle metodologie agili lei e altri junior developer possono contribuire attivamente nel portare valore all’azienda.
- Managing your Black Friday Logs di Antonio Bonuccelli, ricco di suggerimenti per la gestione di picchi di traffico e best practice nell’uso di Elastic Stack.
- Leverage HTTP to deliver cacheable websites di Thijs Feryn.
- The Power of the Paradigm di Douglas Crockford, e qui vi riporto il pensiero che ha attraversato la testa di tutti i partecipanti: “vediamo se dopo JSON ha azzeccato pure questa“.
- Mind-controlling the Web with Brain-Computer Interfaces di Alex Castillo, interessante fruizione del web attraverso la mente umana e le neuro tecnologie.
- Una PA agile, funzionale e serverless: si può fare! di Federico Feroldi e Danilo Spinelli, più che il talk in sé è interessante l’iniziativa nella pubblica amministrazione.
- How to be so good they can’t ignore you di Alessio Fattorini, talk motivazionale molto interessante dove Alessio ha raccontato come è diventato community manager trovando una nicchia di mercato e diventando il migliore del suo settore. Spoiler Alert! Il segreto è la formazione continua.
Menzione d’onore a Christopher Sacchi che avrei seguito volentieri… se non avesse fatto il talk in contemporanea a me 😉
ADD live on stage
Come accennavo all’inizio di questo articolo, il mio talk “Anxiety Driven Development” – ADD per gli addetti ai lavori – è andato molto bene.
A mio vantaggio avevo una platea eccellente, che ha coperto i 20 minuti di vuoto – ho parlato un pochino troppo in fretta – con molte domande mirate a migliorare la gestione della propria ansia o richieste di suggerimenti per poter aiutare i colleghi ansiosi attorno a loro.
Mi ha fatto molto piacere vedere e sentire questa partecipazione sull’argomento, che spesso viene visto ancora come un tabù di cui vergognarsi.
Purtroppo non sono stata tra i fortunati speaker a vedersi registrati, ma qui potete trovare le slide del talk:
Quale sarà la prossima recensione?
Questa esperienza mi ha spinta a voler approfondire ancora di più l’argomento oltre a continuare nella mia nuova mission di speaker, magari sempre nella cornice di Codemotion nelle prossime edizioni di Milano, Madrid o Berlino 😉
Intanto mi preparo per partecipare al PHPDay a Verona – scriverò anche di quello, promesso – in cui ideato partecipa come sponsor e speaker. Michele infatti, veterano del palcoscenico, parlerà di “Refactoring a large legacy PHP Application: a case study “.
C’è ancora qualche biglietto disponibile, assicurati un posto prima del sold out!